Mostra Internazionale del Tatuaggio Tattoo Forever
room MACRO Testaccio
directions Piazza Orazio Giustiniani, 4, Roma, Provincia de Roma
descripción
LA MOSTRA
La mostra “Tattoo Forever” vuole rendere omaggio a una delle forme grafiche più antiche dell’uomo. Il tatuaggio è stato celebrato recentemente da importanti rassegne a Parigi e Londra, come undicesima e acclamata espressione d’arte visiva contemporanea.
Un’accoglienza ormai dovuta dal mondo dell’arte, con cui ha dimostrato di avere una forte contaminazione. L’esposizione è il racconto di una storia, dall’epoca primitiva ai nostri giorni, considerandone gli aspetti sociali ed estetici, dalle descrizioni contenute nei libri di viaggio di Marco Polo fino alle rappresentazioni pittoriche di Pablo Picasso.
IL TATTOO
Il tatuaggio nasce e si evolve in parallelo con l’uomo seguendo percorsi storici e culturali che attraversano i secoli.
Tra le testimonianze più antiche, la più nota ci giunge dalle Alpi italo-austriache dove, nel 1991 viene rinvenuto il corpo congelato di un uomo vissuto circa 5300 anni fa. Su Otzi, così è stato chiamato, sono stati riscontrati 61 tatuaggi su diverse parti del corpo.
Anche le statuette funerarie e alcune mummie femminili dell’antico Egitto, risalenti al 2000 a.C, hanno evidenziato la consuetudine a tatuare i corpi; in Giappone era una pratica in uso fin dal V secolo a.C.; i Celti in segno di devozione, tracciavano i simboli degli animali sacri sulla pelle, i Britanni li mostravano come segni di onore.
LA SEDE
MACRO Testaccio trova sede nel complesso ottocentesco dell’ex-Mattatoio, in un’area della città che in questi ultimi anni sempre più si è caratterizzata per la ricchezza di manifestazioni culturali ed eventi artistici rivolti in particolare ad un pubblico giovane.
I suoi spazi fanno parte di un complesso che è oggi al centro di un piano di riqualificazione volto a conferirgli una forte e incisiva vocazione a polo di ricerca e produzione artistica e culturale – già da qualche anno connotato dalla presenza della sede universitaria di Roma Tre (Facoltà di Architettura) e dell’Accademia di Belle Arti – che sappia riflettere la contemporaneità della città, registrarne gli sviluppi, metterne in risalto il rilievo e stimolarne l’evoluzione.